Che cosa è la flebectomia?
La flebectomia è un intervento chirurgico mininvasivo per la cura delle varici venose. Le varici sono causate dalla dilatazione permanente in uno o più punti di una vena, che danneggia le pareti del vaso sanguigno. La vena diventa tortuosa, di colore blu-viola, rigonfia e visibile sottopelle. Il disturbo colpisce soprattutto gli arti inferiori e, oltre che un problema estetico, rappresenta una vera e propria patologia, che compromette la funzionalità della vena interessata e provoca sintomi fastidiosi come gonfiore, dolore locale di diversa intensità, crampi e affaticamento.
La flebectomia è una delle tecniche terapeutiche più efficaci e meno invasive per la cura delle varici.
Come si svolge la flebectomia?
La flebectomia deve essere eseguita da uno specialista in Chirurgia vascolare, non necessita di ricovero ospedaliero e può essere praticata in un ambulatorio adeguatamente attrezzato. Non richiede sedazione e sono sufficienti applicazioni anestetiche locali.
Il chirurgo pratica alcune microincisioni (di pochi millimetri) sulla cute da cui, utilizzando appositi uncini, estrae i tratti venosi nel punto in cui sono dilatati, li seziona, rimuovendo il segmento lesionato, e lega le due estremità.
Considerata la minima entità delle incisioni, solitamente non è prevista l’applicazione di punti di sutura, ma si utilizzano solo piccoli cerotti chirurgici. L’intervento è generalmente piuttosto rapido, ma la durata della procedura può variare in base al numero di varici da trattare e alla lunghezza dei tratti di vaso da rimuovere.
Cosa succede dopo l’intervento?
Al termine, sull’area trattata è applicato un bendaggio, il paziente indossa un collant a compressione guidata e rimane in osservazione per un breve lasso di tempo per escludere qualsiasi reazione avversa.
Nei giorni successivi deve avere cura di indossare il collant a compressione guidata seguendo le indicazioni del medico e mantenere una blanda attività fisica, per esempio passeggiare: il riposo assoluto, infatti, non favorisce il corretto circolo sanguigno e rischia di rivelarsi controproducente, allungando i tempi di recupero. Per un risultato estetico ottimale è sconsigliato esporsi ai raggi del sole prima che la cicatrizzazione delle mini incisioni sia completata.
Solitamente, le persone possono tornare alle loro normali attività dopo 24 o 48 ore e le conseguenze dell’intervento (lievi ematomi e i segni dell’incisione) si risolvono in genere entro poche settimane. La rapidità di recupero dipende comunque dalle condizioni generali di salute del paziente.