AUDIOMETRIA

CHE COSA È L’AUDIOMETRIA?

 
L’audiometria è un esame che valuta la sensibilità dell’udito. Effettuata come esame di screening o in caso di sospetta riduzione dell’udito, l’audiometria misura la soglia uditiva, ovvero la minima intensità sonora che la persona riesce a cogliere.

L’audiometria può essere di due tipi:

  1. Tonale: valuta la sensibilità a suoni di varia intensità e tonalità e può farlo per le due modalità con cui noi percepiamo il suono: via aerea o via ossea.

Lo stimolo sonoro, infatti, può viaggiare attraverso l’aria, incanalarsi nel condotto dell’orecchio e arrivare alle strutture interne dell’orecchio che, per via nervosa, lo inviano al cervello. Oppure può raggiungere l’orecchio interno attraverso la vibrazione dell’osso mastoide, la porzione del cranio collocata proprio dietro il padiglione auricolare. L’esame audiometrico tonale è in grado di valutare la funzionalità del processo sensoriale sia per via aerea sia per via ossea

  1. Vocale: l’audiometria vocale invece misura la soglia percettiva di suoni articolati, ovvero la minima intensità necessaria perché la persona possa cogliere e comprendere parole o brevi Viene solitamente eseguita se l’audiometria tonale rileva un deficit dell’udito.

 
In POLIMEDICA è possibile effettuare l’audiometria tonale.

 

COME SI SVOLGE L’ESAME AUDIOMETRICO TONALE?

 
Per effettuare questo tipo di esame acustico il paziente deve collocarsi in una cabina silente, un ambiente perfettamente insonorizzato che evita il rischio di interferenze dall’esterno.

Solitamente viene eseguita prima l’audiometria tonale per via aerea. Il paziente indossa delle cuffie nelle quali il medico o il tecnico audiometrista, attraverso uno strumento chiamato audiometro, invia a un orecchio per volta dei suoni (toni puri, con un’unica frequenza). Il paziente deve segnalare quando avverte il suono, per esempio alzare una mano o schiacciare un tasto.

Nel caso in cui l’esame per via aerea rilevi un deficit si procede con la rilevazione per via ossea. Questa si effettua appoggiando un piccolo dispositivo ad archetto sull’osso mastoide, proprio dietro l’orecchio. La vibrazione prodotta dal dispositivo stimola direttamente la coclea, l’organo dell’orecchio interno che trasforma il segnale sonoro in segnale elettrico, perché possa poi essere inviato al cervello. In questo modo si stabilisce se la riduzione dell’udito è imputabile a un difetto di trasmissione dell’orecchio esterno o medio (ipoacusia di tipo trasmissivo), all’orecchio interno (ipoacusia di tipo neurosensoriale) o a entrambi (ipoacusia di tipo misto).

Se l’audiometria tonale evidenzia una riduzione dell’udito si procede solitamente con l’audiometria vocale. In questo caso, sempre nella camera silente e attraverso la cuffia, il paziente deve ascoltare e ripetere parole o brevi frasi registrate o pronunciate dall’esaminatore.

L’audiometria produce un tracciato audiometrico che mette in luce la soglia uditiva, dando agli specialisti di otorinolaringoiatria la possibilità di determinare il grado di perdita uditiva:

  1. 0-20 db: Udito normale
  2. 20-40 db: Ipoacusia lieve
  3. 40-70 db: Ipoacusia media
  4. 70-90 db: Sordità grave
  5. Superiore a 90 db: Sordità profonda

 

Ci sono controindicazioni per la visita audiometrica?

No. L’audiometria non presenta alcuna controindicazione e può essere svolta da qualsiasi paziente, comprese le donne in stato di gravidanza.

Informazioni

Le prenotazioni si effettuano attraverso la segreteria dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 19.30.

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e-mail info@polimedica.it

Le prenotazioni di prestazioni in convenzione con il SSR si effettuano anche attraverso il Call Center unico per Salute e Sociale

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